Pubblicato il D.L. relativo alla cessione dei crediti da bonus edilizi 


Il provvedimento già è entrato in vigore e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge entro 60gg.

Di seguito sottolineiamo i punti di maggiore interesse:

Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche

La cessione dei crediti derivanti da bonus edilizi possono essere oggetto di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Inoltre, il credito d’imposta è cedibile solo per intero e ad esso sarà attribuito un codice identificativo univoco da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni. 

Misure sanzionatorie contro le frodi in materia di erogazioni pubbliche 

Il tecnico abilitato, che nelle asseverazioni espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la congruità delle spese, è punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da € 50.000 a € 100.000. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.

Disposizioni in materia di benefici normativi e contributivi e applicazione dei contratti collettivi e per il miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro

La finalità è quella di incrementare la sicurezza sui luoghi di lavoro e riguarda i lavori edili superiori ai 70.000 euro. Ha per oggetto “i benefici previsti dagli articoli 119, 119 – ter , 120 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, nonché quelli previsti dall’articolo 16, comma 2, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63…” Tali benefici potranno essere riconosciuti “solo se nell’atto di affidamento dei lavori è indicato che i lavori edili sono eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.