Nella nuova Riforma del Processo Civile trova posto il tanto atteso potenziamento del Tribunale delle Imprese, il cui scopo sarà principalmente quello di occuparsi di:
- mercato;
- controversie in materia di concorrenza sleale;
- pubblicità ingannevole;
- tutela dei consumatori
- patti strumentali ad accordi di collaborazione fra società nel campo della produzione e scambio di beni o servizi;
- controversie in materia di appalti pubblici.Con il Tribunale delle imprese, in pratica, verranno ampliati i poteri e le competenze delle attuali sezioni specializzate in materia di impresa previste dal decreto 168/2003 e dalla legge 27/2012. Vengono pertanto estese le sue competenze, per coprire ambiti strategici per la competitività del sistema imprenditoriale: dalla concorrenza sleale alla class action.La Riforma del Processo Civile dovrà essere completata entro 18 mesi, emanando uno o più decreti delegati proposti dal ministro della Giustizia, sentite le Commissioni parlamentari, e tenendo sempre saldi i due obiettivi primari dell’intera revisione del processo civile: “comprensibilità” e “velocità” dei processi ricordando che, ad oggi in Italia, ci sono da smaltire circa 5 milioni di processi arretrati. Si spera, grazie alla riforma, di definire entro l’anno 2015 circa 2 milioni di cause pendenti.